All'università (prima a Modena e poi a Reggio Emilia), ho provato amore puro per il linguaggio di programmazione Java.

Il libro della Jackson Libri, dedicato alla versione 2.0 di Java è stata una delle mie letture preferite e l'ho letta e riletta molte volte durante le sessione di programmazione.


Con Java ho veramente capito cosa fosse la programmazione ad oggetti... nella prima versione con le librerie JAVA.NET.* era possibile inviare una mail con circa 20 linee di codice, nella versione 2 erano stati creati dei nuovi oggetti derivati e per inviare una mail erano necessarie solamente 2 righe di codice.

La bellezza di Java era evidente... tutto racchiuso nelle partentesi graffe e l'indentazione era un optional.

Adesso però, ai miei occhi, ha perso molto del suo fascino iniziale, e la sia sintassi non è così immediata come quella di altri linguaggi di programmazione... forse è per questo che c'è molta ironia su questo linguaggio...