Quando ero adolescente leggevo Dylan Dog.

Una delle cose belle di Dylan Dog (oltre alle ragazze sempre belle e molto svestite) erano le citazioni che venivano sparse qua e là per il fumetto, man mano che si facevano riferimenti ad accadimenti reali, a libri o film.

Mi ricordo un numero di Dylan Dog (ma non il titolo) dove un giudice che aveva fatto incarcerare uno sciamano vudù era stato punito dallo sciamano con una magia che lo faceva rimpicciolire giorno dopo giorno... (un po' come nel contrappasso di Dante... ti credi un grande uomo solo perchè puoi giudicare una persona, e quindi ti rimpicciolisco fisicamente). In fondo alla pagina era presente il richiamo della citazione che rimandava al libro di Matheson intitolato 3 millimetri al giorno.

Ecco, sono finalmente riuscito a leggere il libro citato in Dylan Dog.

Lascio stare i concetti che vedono la trama come una "metafora del ridimensionamento del ruolo del maschio americano nel secondo dopoguerra, ma anche un avvertimento contro i rischi del pericolo nucleare in piena Guerra Fredda e contro il folle e autodistruttivo atteggiamento dell'uomo verso il pianeta" per dire che mi è piaciuta la continua alternanza tra le avventure per sopravvivere in uno scantinato dove il ragno era diventato un mostro da sconfiggere e i flashback per ricostruire l'inizio dell'odissea del protagonista e per raccontare gli stati d'animo e le emozioni contrastanti.

Finale liberatorio. Ti prende perchè vuoi capire come sia possibile arrivare alla fine... arrivare agli 0 millimetri. Cosa succederà al protagonista, come sarà la fine del viaggio... per poi scoprire che in realtà inizia un nuovo viaggio, magari in un universo inaspettato e sconosciuto, ma da affrontare sempre a pugni chiusi.