Andando in mountain bike, mi è venuta la voglia di tracciare i miei percorsi. Una voglia nata dall’esigenza di tenere uno storico delle strade percorse, ma soprattutto per condividere i percorsi con i miei amici. A lungo ho cercato in rete una soluzione che potesse soddisfarmi. Essendo un neofita mi è sembrato eccessivo l’acquisto di un dispositivo ad hoc (garmin, magellan, ecc.) e la soluzione cellulare (o palmare) e ricevitore gps l’ho scartata per due semplici motivi; il primo è che per il mio modello di cellulare non ho trovato un software decente, il secondo è che comprare un palmare per questo scopo mi sembra eccessivo.

Avendo un navigatore TomTom GO 500 ho cercato qualcosa da installare per risolvere il mio problema. In rete ho trovato Tripmaster (io attualmente utilizzo la versione 1.8) che svolge egregiamente questo compito.

Una volta scaricato il file (potete scaricarlo liberamente dalla rete oppure utilizzare questo link) può essere installato tramite l’utilità TomTom Home, oppure semplicemente copiando le 3 cartelle nella directory principale del dispositivo TomTom (io personalmente ho scelto quest’ultima soluzione).

Una volta copiate le 3 cartelle, quando viene acceso il TomTom presenta una nuova icona nel menù principale che avvia il programma Tripmaster.

Le principali caratteristiche del programma unitamente alle istruzioni sul funzionamento, sono raccolte in questa pagina.

La pagina ufficiale di Tripmaster (versione in inglese o in francese) con l’elenco di tutte le opzioni è invece reperibile a questo link.

Io sono solo interessato alla funzione di tracciamento del percorso fatto in Mtb e quindi alla capacità di Tripmaster di salvare i waypoint, ovvero i vari punti di passaggio che compongono il tracciato. Ci sono varie modalità per dire a Tripmaster quando segnare un waypoint. Attualmente gli faccio segnare un waypoint ogni 2/3 secondi; in questo modo ottengo un tracciato molto dettagliato. Forse è un po’ pesante il file generato, in quanto in un giro di circa 1 ora posso arrivare a segnare qualcosa come 800 e più waypoint. Tripmaster (toccando il monitor nella parte in alto a sinistra) fa partire il log delle coordinate per cui si passa e salva tutto in un file che poi può essere utilizzato o importato in vari programmi come ad esempio Google Earth. A questo proposito anticipo che è possibile salvare il log nei seguenti formati:

  • itn: il formato classico degli itinerari del TomTom
  • csv: comma separated value, che è un formato compatibile ad esempio con i fogli elettronici come Excel
  • kml: utilizzabile direttamente con Google Map o Earth
  • gpx: il nuovo formato standard e libero basato su xml
  • poi: i famosi point of interest del TomTom

Io uso l’estensione gpx.