Berlusconi ha annunciato che in caso di vittoria elettorale restituirà i soldi dell’IMU ai cittadini.

Questa sera mi telefona un amico e mi dice: “Ha parlato Berlusconi… e ha fatto crollare la Borsa!”

Fermo restando che non penso che una simile dichiarazione possa influenzare in modo significativo l’andamento del mercato finanziario nazionale, ho comunque fatto una veloce ed approssimativa riflessione in merito. Il mio ragionamento è basato su alcune semplificazioni ma, d’altro canto, quando si studia il moto di un cavallo e di un fantino la fisica semplifica il sistema considerando i due corpi come se fosse un unico corpo puntiforme; quindi le semplificazioni sono giustificate.

Ipotizzando la presenza di 100 investitori sul mercato finanziario italiano, per la legge dei grandi numeri possiamo tranquillamente affermare che il 50% (di questi investitori) è di centro destra e l’altro 50% è di centro sinistra. Un elettore di centro destra, a sua volta, può essere d’accordo con l’affermzione di Berlusconi oppure può essere neutrale. In entrambi i casi l’investitore di centro destra non avrà nessuna motivazione a cambiare i propri piani di investimento di breve termine; pertanto il 50% degli investitori italiani non modificheranno le proprie posizioni azionarie. Dall’altra parte, i restanti investitori del centro sinistra, poichè considerano le dichiarazioni di Berlusconi prive di fondamento, non avranno nessuna spinta a vendere le proprie azioni (e quindi a generare il famoso crollo finanziario). Sarebbe alquanto illogico vendere le proprie azioni sulla base di notizie che non si reputano fondate; verrebbe meno il principio secondo il quale le persone effettuano i propri investimenti sulla base di un ragionamento logico, razionale e lucido.

Conclusione: il crollo della borsa è dovuto ai soliti grandi speculatori.