Arriva un momento nella vita di un blogger dove occorre capire cosa fare della propria infrastruttura di pubblicazione, ovvero del CMS utilizzato.
Sembra una cosa semplice, ma non lo è (e chi ha un sito o un blog so che mi può capire).

Wordpress lo utilizzo da moltissimi anni, mi ha dato molte soddisfazioni ma, ovviamente, ha anche alcune carenze o comunque aspetti pratici (e filosofici) che mi hanno sempre impensierito. Poi, ovviamente, finchè non si palesano alternative valide, l'idea di abbandonare Wordpress non viene presa minimamente in considerazione.

Poi accade l'imponderabile.

Ho preso coscienza dell'esistenza di un nuovo CMS (Grav), di una nuova infrastruttura (flat-file CMS) e di un nuovo modo di scrivere i post e le pagine (Markdown).
Queste tre cose, combinate tra loro, hanno minato alle fondamenta il mio amore per Wordpress e hanno fatto emergere tutti quei punti di domanda sempre sopiti sotto la perfezione di Wordpress, ma mai del tutto sconfitti dalla routine e dalla pigrizia.

Cosa non mi è mai piaciuto di Wordpress:

  • l'infrastruttura è complessa e ho sempre fatto fatica a "mettere mano" alla struttura delle pagine (anche se i temi disponibili e la loro estrema personalizzazione fanno passare in secondo piano questo aspetto;
  • tutto è PHP e io non conosco il PHP;
  • tutto è PHP e io odio la sintassi del PHP;
  • la gestione dei "media", siano esse immagini da inserire in un post o un file da linkare per il download all'interno del post, non mi ha mai convinto. Tutto accentrato in un'unica cartella, a lungo andare appensantisce il lavoro e introduce troppo caos. Ci sono dei plugin alternativi per ovviare a questa situazione, ma non sono altro che "layer" che si vanno ad aggiungere alla normale gestione di Wordpress e se si voglio utilizzare seriamente sei (quasi sempre) obbligato a compare le licenze per la versione full.
  • avrei sempre preferito una gestione per "isolare" il singolo post con il testo, le immagini e gli eventuali file allegati. Il mio modo di lavorare è quello di farmi una cartella con il testo e tutte le immagini/documenti e poi fare il post. Pubblicando su Wordpress tutta questa organizzazione viene persa.
  • Poi ovviamente c'è l'editor delle pagine: Gutenberg. E' stato scritto di tutto su questo strumento, che si è evoluto molto rispetto all'editor iniziale. Ovviamente ti obbliga ad abituarti alle sue regole.
  • I plugin sono la croce e delizia di Wordpress. Si trova praticamente tutto, moltissime volte anche di grande qualità, ma poi si diventa schiavi dei vari aggornamenti. E vi garantisco che si può perdere molto tempo a riconfigurare un plugin (o le pagine che lo utilizzano) qualora la tecnologia sottostante venga evoluta significativamente.

Apro una veloce parentesi legata all'ultimo punto citato in precedenza: i plugin.
Grav non ha lo stesso numero di plugin di Wordpress (direi fortunamente). Ha tutti i plugin che servono per un buon utilizzo (alcuni anche molto avanzati) ma non sono sicuramente nemmeno lontanamente paragonabili a quelli disponibili in Wordpress. Questo, ovviamente, costringe a fare delle scelte forti e decise. Ad esempio, salvo ripensamenti, toglierò la possibilità di fare dei commenti ai post, lasciando però la possibilità di inviarmi velocemente una mail in riferimento ad uno specifico articolo, oppure la funzione per suggerire un post ad un amico, sempre tramite mail. Ho provato il plugin per i commenti e non permette, per quello che ho potuto vedere, un botta e risposta, ma solo un commento da visualizzare in coda all'articolo. Per questo motivo ho deciso di non utilizzre questo plugin... la mail non è poi così terribile... facile, veloce e non introduce problemi di cookies, privacy e GDPR vari.

Cosa mi è sempre piaciuto di Wordpress:

  • gratuito;
  • forse il miglior CMS da moltissimi anni (e lo è tutt'ora);
  • "Code is poetry" è forse quanto di più vero e di più "alto" possa descrivere questo CMS;
  • temi e plugin a profusione rendono ogni idea facilmente realizzabile;
  • lo uso ininterrottamente da Settembre 2012... direi che questo è sufficiente a giustificare il mio apprezzamento.

Tuttavia qualcosa di nuovo è apparso all'orizzonte in modo del tutto inaspettato.

Come già discusso in un precedente post, l'ispirazione è arrivata in modo casuale leggendo un libro su GitHub. C'era una piccola sezione dedicata agli strumenti per editare le pagine in Markdown come Jekyll, Hugo e Gatsby... tutte "tecnologie" per me nuove. Li ho provati ma non mi hanno soddisfatto... ho continuato a cercare nel mondo Markdown e nell'universo dei flat-file CMS, fino ad arrivare a Grav.

L'ho installato... ci ho sbattuto la testa... ho provato a metterci le mani perchè non riuscivo a farmi piacere i temi disponibili e quindi mi sono avvvicinato al framework Twig e tutto quello che ne deriva. Non senza sforzo sono però riuscito a mettere mano ai template, piegando la parte grafica al mio volere (cosa mai fatta con Wordpress, anche se ovviamente sulla parte grafica sono dovuto scendere a qualche compromesso).

Sul linguaggio Markdown nulla da dire. La cosa bella è che è molto diffuso (Wordpress stesso lo gestisce senza troppi problemi). Infatti per un certo periodo di tempo scrivevo gli articoli in Markdown e poi li utilizzavo sia sul sito di test di Grav, sia sul sito ufficiale con Wordpress (modificando solo la parte delle immagini e degli allegati).

La cosa bella di scrivere i post (o le pagine in linguaggio Markdown è che):

  • posso scrivere un articolo (anche complesso) senza staccare le mani dalla tastiera, tanto poi verrà tutto "convertito" dal CMS che interpreta la pagina .MD;
  • la mia gestione "off-line" basata su cartelle (una cartella per ogni post) mi permettere di lavorare in modo molto pulito e, quando l'articolo è pronto, copiare tutta la cartella direttamente sul server tramite l'FTP.

Il grosso scoglio (che però sto risolvendo) è stato il porting dei vecchi articoli da Wordpress a Grav per il quale ho provato due diversi metodi che verranno descritti in un post futuro.

Infine viene a cadere la necessità di avere un databse SQL con relativa gestione e costi annessi. Io ho un server MySQL che quindi posso dismettere (sempre che non ci siano altre cose collegate).

Ultimissima cosa che mi è venuta in mente è che, forse, Worpress avendo una parte significativa di programmazione in PHP e l'accesso al database (oltre che la possibilità di utilizzare procedure RPC basate su XML) potrebbe essere più esposto ad attacchi rispetto a Grav. Molto opinabile e molto poco probabile, ma è comunque un possibile punto di confronto.

La macchina si è messa in moto e, molto lentamente e con qualche disservizio, inizierò a rimuovere Wordpress, ad installare e configurare Grav, a copiare tutti i post pregressi e a settare la parte grafica in modo che anche l'occhio sia appagato da questo nuovo CMS che, spero, mi accompagnerà per i prossimi anni e i prossimi post.

Quindi quando sulla home page di andrea.rustichelli.name vedrete solamente la seguente immagine, vorrà dire che il porting da Wordpress a Grav è ufficialmente iniziato.

Grazie Wordpress per tutti gli anni trascorsi insieme, ti vorrò sempre bene, ma adesso è arrivato il momento di provare Grav...